sabato 31 gennaio 2009

Essere se stessi


Luogo comune abusato, questo.

In alcuni nostri sondaggi e in qualche editoriale abbiamo affrontato il tema dell'identità.

E non siamo stati i soli, in molti se ne sono occupati.

Forse perchè la questione salta agli occhi, soprattutto dopo esperienze immersive nella piattaforma di second life.

Negli ultimi tempi moltissimi avatar, dopo un periodo di comprensibile diffidenza, sono venuti allo scoperto, dichiarando le proprie attività in real life, quali le loro professioni, età, città di provenienza.
Ci piace pensare che per molti di loro SL abbia rappresentato un'occasione per espandere i propri talenti, le proprie aspirazioni e spesso abbiamo parlato di sogni nel cassetto, finalmente rispolverati e ri-ammessi.

Così, molti si sono messi in gioco.

In quel difficile gioco di esprimere se stessi.

Altri, invece, hanno usato da subito la piattaforma per occuparsi delle stesse attività che svolgono nella vita reale.

C'è posto per tutti, e meno male!

Spesso nella quotidianità accade il contrario.

Siamo sempre più perplessi, invece, nei confronti di chi pontifica, evangelizza, tiene comizi incomprensibili, in nome della propria "evidente" superiorità intellettuale.

Diffido di chi ha capito tutto.

I Super-Avatar non contribuiscono al benessere della comunità.

Soprattutto se vestiti solo dei panni che più fan comodo all'occasione.

:)

Felice Seconda Vita dalla vs

Papper Papp






9 commenti:

  1. Non so come mai...ma in questo momento.... è un piacere leggerlo ^^

    Alice Mastroianni aka Alice Cittone o si fa il contrario o.O

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. mai riuscito ad "essere" pienamente me stesso ... sarà che non sopporto di "stare" fermo? o che se anche provo ad essere un attimo, subito scopro e subito inseguo sempre un'altra parte di me? sarà che più che l'essere adoro il divenire? mah, forse è solo la speranza di riuscire a conoscere e se possibile capire un po' di più, prima che sia troppo tardi ...

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  4. Concordo con Marco, il divenire è affascinante quanto anzi più dell'essere. Essere è stati, divenire è movimento, novità, mondi da esplorare, gente da conoscere... in fondo SL è un perenne divenire, dove tutto cambia e nulla per definizione è eterno e immutabile, siano cose brutte siano belle (mi viene sempre in mente la fine del compianto Zero Point a Kelham, per dirne una). Eppure... eppure alla fine in SL mi vien spesso detto da chi ha più "successo" nel far quello che almeno sogna/sognava di fare in RL (anche se dubito sempre più della sensatezza di questa distinzione SL-RL) che "the secret of my success is"... essere se stessi. Ossia non accettare, almeno qui, i limiti e le convenzioni di tutti i giorni. Rilessi giorni fa una considerazione fatta ad Enzo Biagi da Federico Fellini nel lontano 1973: ci insegnano a essere bravi scolari, bravi individui, bravi colleghi, bravi coniugi e genitori. Così facendo gettano i semi della nostra insoddisfazione futura perchè ci confronteremo sempre con un modello ideale a cui scopriremo di non corrispondere mai del tutto (se avesse visto Desperate Housewives si sarebbe divertito mi sà...). E concludeva: anzichè essere sempre "brave persone" per far contenta la mamma, l'amico, il coniuge, il collega, la società, la patria... perchè non possiamo essere noi stessi per far contenti noi? Domanda che rigiro a voi in chiave SLesca: perchè su SL non dovremmo poter essere noi, limitarci a far quallo che più ci piace? E' la tesi di molti, l'ho anche sostenuta su www.slnn.it/second_life_secondo_me/siate_voi_stessi__be_yourself.html
    E per quanto ami il divenire, trovo corretto l'avere pure la libertà di essere (o di divenire) noi stessi. O no? ;)

    Luca Spoldi / Lukemary Slade
    http://www.slnn.it

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  5. Per Mind
    il titolo era un'ironica ripresa di un'espressione abusata che non sopporto. Per il resto, concordo sul fatto del continuo divenire :)
    Ed è proprio questa esplorazione, simile a un viaggio, che mi affascina.
    In SL il viaggio prende nuove sfaccettature e per alcuni aspetti può integrare quello cui tu alludi.
    A presto!

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  6. sissì, Papper :) avevo colto benel'ironia, anche alla "luce oscura" di certi altri fatti, video e post che abbiamo vissuto, letto e/o visto passare online in questi giorni ... in cui alcuni, a volte i soliti, "se-stessoni" inveterati non hanno certo perso l'occasione per riaffermare, anche aggressivmente, la propria "statica" e ripetitiva dimensione personalistica, narcisistica e forse anche un po' paranoide, se posso osare ... e la paranoia, si sa, è il non plus ultra dell'affermazione cristallizzata di una credenza personale persecutoria immutabile ...

    cmq, ti ringrazio della nota sullidentità, che mi stimola ulteriormente a cercare invece nella direzione del movimento e del cambiamento, anche relativamente a quanto piano piano sto anche io, modestamente, cercando di attivare in SL ... e a proposito di SL, visto come è andata la prima seduta del Social Dreaming di una settimana fa, in cui la presenza di alcuni "portatori di concrete idee forti" non ha permesso di restare in tema di sogno e fantasia, stavo per l'appunto pensando di rilanciare l'esperimento gruppale proponendo però stavolta come tema proprio l'identità in SL ... pura sintonia la nostra, grazie

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  7. Siete sicuri di stare bene?

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  8. Abbastanza bene, grazie. E tu, anonimo, come te la passi?
    :)

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  9. Bene, se si esclude il fatto che già la RL è ingombra di troppi palloni gonfiati autoreferenti per accettare che anche in SL si riproponga la stessa "realtà". Essere o divenire? Perché, chiedo, non sono la stessa cosa? Se l'unico tempo e l'unica condizione che siamo in grado di sperimentare è "l'attimo fuggente" del presente, ma dentro di noi il piano delle emozioni è sincrono e il "passato", ciò che eravamo, si riattiva grazie al ricordo ritornando comunque ad essere "presente", noi siamo SEMPRE sia essere che divenire. C'è da dire che molti, purtroppo, sia in SL che in RL, sono soprattutto "avere". Grazie dell'ospitalità.
    Darcy

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