L’arte in tutte le sue forme è sicuramente tra le attività più svolte nel metamondo, sottolineando il desiderio di espressione dei residenti e potenziando di fatto ciò che Second Life ha da offrire: relazione ed interazione.
Tutto ciò senza i preconcetti della vita reale. Ed ecco quindi l’aumento di iniziative e progetti che coinvolgono a vario titolo persone che in real life verrebbero definite “disagiate”, ma che qui sono semplicemente avatar che si esprimono. E che hanno la possibilità di relazionarsi ricevendo risposte finalmente diverse, prive di uniformi sociali e stereotipi ormai consolidati.
E’ questo uno degli effetti più “terapeutici” del nostro mondo virtuale che però ha un reale quanto libero incontrarsi tra persone, al di là di categorie sociali predefinite. Speriamo non ci tolgano anche questo.
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