Tutti lo sanno ma nessuno ne parla. Ci riferiamo all’innamorarsi in second life.
Solo questa frase darebbe vita a numerosi blog tendenti a criticare chi si lascia trasportare dai sentimenti e accusandoli di voler solo fuggire dalla realtà. E in effetti questo tipo di siti sono in aumento. Ma ciò che pare sfuggire agli ipercritici del flirt virtuale è che il metaverso è sempre e comunque uno strumento di socializzazione, di incontro e di conoscenza. Se ricevessimo un linden dollar per ogni fugace attimo di passione su Second Life, molti di noi sarebbero già ricchi!
Ogni IM o log porta con sé informazioni su chi li scrive e, chi legge, ha la straordinaria e asincrona possibilità di interpretare, approfondire, chiedere chiarimenti e, infine, rispondere. La scrittura è infatti una costruzione linguistica attraverso cui l’essere umano può non solo comunicare, ma anche raccontarsi. E oggi in SL, è possibile anche parlarsi grazie al voice. E’ dunque così diverso conoscersi in un bar o, per i tradizionalisti, tra gli scaffali di un supermercato, rispetto ad una piattaforma digitale? Siamo così avversi al cambiamento? Eppure c’è chi si incontra in treno chattando via bluetooth con il telefonino! Ed è meno reale?
Forse non è importante il come o il dove ci si conosce, forse l’importante è farlo.
Se poi qualcuno preferisce evitare la conoscenza real fatta di cieli che non si possono modificare con l’edit… beh che se la godano! Noi di crashinews non possiamo che augurarvi felice seconda vita.
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